Nobile Marco ,
Recensione: JOSÉ MANUEL SÃNCHEZ CARO ET AL., (a cura), Storia, narrativa, apocalittica ,
in
Antonianum, 78/4 (2003) p. 714
.
Anche il presente volume appartiene alla collana spagnola di cui si è parlato nella precedente recensione e che la Paideia di Brescia ha puntualmente offerto al pubblico di lingua italiana. Il volume è il secondo dei due tomi che sono stati previsti per la sezione del pentateuco e dei libri storici. Esso tratta appunto della storia deuteronomistica (nel primo tomo si parlerà del pentateuco), della storia cronistica e dei Maccabei (denominati “storia ellenistica”). A tali argomenti, il libro aggiunge la trattazione dei racconti biblici come Rut, Ester, Giuditta, ecc. e, curiosamente, Daniele e una breve presentazione dell’ apocalittica.
Le trattazioni delle varie sezioni sono opera di studiosi diversi, i quali offrono tuttavia nell’insieme un’opera organica e all’altezza della collana di manuali cui essa appartiene. Naturalmente, la parte del leone è svolta dalla storia deuteronomistica (=dtr), affidata a A. González Lamadrid, e dalla storia cronistica, presentata da J. Campos Santiago, ma anche le altre trattazioni hanno una loro importanza da non sottovalutare. Se qualcosa manca in quest’opera, altrimenti di buon livello scientifico, è la presenza di quel criterio storico-filologico ed ermeneutico, al quale s’ispira lo studio di J. Maier, precedentemente recensito: Le Scritture prima della Bibbia, Suppl. 11, Paideia, Brescia 2003. Nel presente volume, troviamo tutta quella base assiomatica accettata tradizionalmente dalla maggioranza dei biblisti, su cui però s’innesta, come vuole la scienza esegetica, la trattazione aggiornatrice degli argomenti: fatto, quest’ul-timo, che accredita a ragione il carattere scientifico della disamina. In realtà, però, la sensazione già espressa permane, specialmente nella trattazione della storia dtr; ciò è confermato dal fatto che il curatore principale dell’edizione, J. M. Sánchez, ha sentito il bisogno di aggiornare nel possibile gli argomenti del Lamadrid, il quale purtroppo è venuto a mancare nel marzo del 1999. Siamo convinti che un manuale non ha il compito di moltiplicare i problemi, ma quello di offrire a studenti e appassionati una visione sistematica e “certa” della materia biblica. È per questo che ci limitiamo all’osservazione critica, senza entrare nel merito degli argomenti, specialmente a riguardo della storia dtr, separata nettamente dal pentateuco, argomento di un altro tomo.
Un po’ povera ci è sembrata anche la trattazione dell’apocalittica, tema attualmente molto importante, ma che appunto nel metro diacronico tradizionale occupa un posto marginale. Da segnalare un errore tipografico fastidioso: la non corrispondenza tra le note e il testo delle pp. 413-414
|